ABSTRACTS

Contenuto e contenente. Per una didattica della realtà, di Francesco Senatore
Gli studenti che cercano informazioni in rete spesso non sono in grado di valutare il grado di attendibilità delle informazioni che trovano. A giudizio dell’autore, saper usare le fonti primarie, uno dei sei concetti fondamentali del ragionamento storico, è la principale sfida dell’insegnamento della storia e può essere affrontata facendo esercitare gli studenti sul web. Per valutare i contenuti disponibili, bisogna imparare ad identificare quelli che potrebbero essere definiti i “contenenti”, ovvero editori, autori, testi, contesti di produzione e obiettivi di ogni testo. La proposta è illustrata con un esempio concreto, una ricerca in rete sulla data e il carattere della fondazione dell’Università di Napoli a opera dell’imperatore Federico II di Svevia (1224). I primi dieci risultati della ricerca su Google sono attentamente analizzati, scomponendo i nuclei informativi e identificando il focus e gli obiettivi dei testi, con attenzione a come si possono guidare gli studenti in una ricerca di questo tipo.
Parole chiave: didattica della storia; ricerche in rete; usare le fonti primarie; Federico II di Svevia; Università di Napoli.

Contents and container. Teaching reality, by Francesco Senatore
Students searching for information on the web are often unable to evaluate the grade of reliability of the information they find. In the author’s opinion, knowing how to use primary sources, one of the six fundamental concepts of historical thinking, is the main challenge of teaching history and can be approached by having students practice on the web. In order to evaluate the available contents, one has to learn to identify what could be called the ‘containing frames’, i.e. publishers, authors, texts, contexts of production and purposes of each text. The proposal is explained with a practical example, a web query on the date and the nature of the foundation of the University of Naples by Emperor Frederick II of Swabia (1224). The first ten results of the Google search are carefully analysed, decomposing the information items and identifying the focus and purposes of the texts, with attention to how students can be led in such a search.
Keywords: teaching history; web searching; using primary sources; Frederick II of Swabia; University of Naples.

 

Appunti sulla funzione educativa della storia e sul suo metodo di insegnamento, di Joaquín Prats Cuevas
Nel presente contributo si trattano questioni relative alla didattica della storia, intesa come area specifica delle scienze educative e campo disciplinare applicato della scienza storica. Le idee che vi si trovano sono frutto di anni di ricerca e docenza, che sono stati i capisaldi di quasi trent’anni di impegno nella formazione iniziale di futuri docenti della scuola primaria e secondaria. La prima parte del testo tratta sul valore educativo della disciplina storica. Nella seconda parte viene spiegato il suo metodo di insegnamento, basato nell’applicazione del metodo storico, e adattato al contesto scolastico, affinché si promuova una visione maggiormente costruttiva dell’apprendimento della storia. L’educazione storica, come campo dell’analisi dei fenomeni sociali prepara le giovani generazioni all’esercizio della cittadinanza. A ragione di questo, nella terza parte si rivendica il ruolo educativo della disciplina nelle aule e nell’università.

Parole chiave: didattica della storia; metodo storico; educazione storica; didattica applicata.

Notes on the educational function of history and its teaching method, by Joaquín Prats Cuevas
This paper deals with issues relating to history teaching, understood as a specific area of educational sciences and an applied disciplinary field of historical science. The ideas found there are the result of years of research and teaching, which have been the cornerstones of almost thirty years of commitment to the initial training of future primary and secondary school teachers. The first part of the text deals with the educational value of the historical discipline. In the second part, his teaching method is explained, based on the application of the historical method, and adapted to the school context, to promote a more constructive vision of learning history. Historical education, as a field of analysis of social phenomena, prepares young generations for the exercise of citizenship. For this reason, in the third part the educational role of the discipline in the classrooms and in the university is claimed.
Keywords: history teaching; historical method; historical education; applied teaching.

 

La dimensione locale per l’apprendimento della storia, di Rolando Dondarini
Nell’insegnamento della storia l’attenzione alla dimensione locale offre opportunità che si ripercuotono positivamente su tutti i momenti e i fattori dell’apprendimento: dagli aspetti motivazionali a quelli metodologici, da quelli percettivi a quelli formativi, influendo in maniera significativa alla comprensione della storia globale. Indagare sulla realtà circostante per coglierne i caratteri distintivi e identitari e i cambiamenti in atto induce alla partecipazione attiva e alla conquista di conoscenze, suscitando l’emozione di sentirsi eredi e protagonisti della storia. Stimola il ricorso ad impostazioni e metodi laboratoriali e di cooperative learning e permette di individuare poli di interesse ad ampio spettro disciplinare per incidervi positivamente, esercitando un’effettiva cittadinanza attiva.
Parole chiave: storia locale/storia globale; apprendimento motivato e attivo; patrimonio; educazione alla cittadinanza.

The local dimension for learning history, di Rolando Dondarini
In the teaching of history, attention to the local dimension offers opportunities that have positive repercussions on all moments and factors of learning: from the motivational to the methodological, from the perceptual to the formative aspects, significantly influencing the understanding of global history. Investigating the surrounding reality in order to grasp its distinctive and identity characteristics and the changes taking place induces active participation and the conquest of knowledge, arousing the emotion of feeling oneself as heir and protagonist of history. It stimulates the use of workshop and cooperative learning approaches and methods and enables the identification of poles of interest across a broad disciplinary spectrum in order to positively affect them by exercising effective active citizenship.
Keywords: local history/global history; motivated and active learning; heritage; citizenship education.

 

Il sapere storico e le competenze disciplinari, di Walter Panciera
Il contributo analizza criticamente le competenze riferibili alla disciplina storica, alla luce delle sue finalità e dei suoi fondamenti metodologici, tenuto conto del dettato della Comunità europea e delle Indicazioni nazionali in materia. Propone un quadro complessivo delle competenze specifiche della Storia, sviluppabile nei diversi gradi e ordini di scuola per la costruzione di un curriculum coerente e flessibile. Infine, affronta il tema dei contenuti da affrontare nella scuola dell’obbligo e nel triennio della superiore, al fine di adeguare il tradizionale canone all’esigenza di rafforzare la cultura storica e la consapevolezza critica di tutti i cittadini.
Parole chiave: insegnamento; didattica; storia; competenze; curriculum.

Historical knowledge and disciplinary skills, by Walter Panciera
The article critically analyses the competences relating to History, in light of its aims and its methodological foundations, taking into account the regulations of the EU and the Italian national indications. It suggests a framework of the specific skills of History, which can be developed in the different grades and school levels for the construction of a coherent and flexible curriculum. Finally, the article deals with the contents that must be taught during the ten years of compulsory school and in the three-year period of high school, in order to adapt the traditional standard to the need to strengthen the historical culture and the critical awareness of all citizens.
Keywords: teaching; didactics; history; competences; curriculum.

 

I soggetti della storia e i linguaggi della narrazione storica: il genere nella relazione educativa e nella didattica disciplinare, di Aurora Savelli e Elisabetta Serafino
Il testo offre un quadro complessivo dei nodi relativi alla didattica della storia delle donne e di genere in Italia. A partire dagli anni Settanta si è avviata una riflessione che ha reso visibili le donne come soggetti a lungo marginalizzati dalla ricerca e, da qui, impiegato la categoria di genere. Questa riflessione ha investito gli strumenti del sapere, con l’obiettivo di svelare la falsa neutralità della storia fino a un certo momento scritta e tramandata, di superare le rigidità dei manuali e di portare nell’insegnamento i risultati più recenti della ricerca storiografica. La nascita della Società Italiana delle Storiche ha rappresentato una tappa fondamentale in questo processo, anche per l’ideazione di strumenti didattici innovativi, nel quadro di una rilettura di ampio respiro della relazione educativa in chiave di genere.
Parole chiave: didattica della storia; gender history; storia delle donne; libri di testo; società italiana delle storiche.

The subjects of history and the languages of historical narrative: gender in the educational relationship and in disciplinary didactics, by Aurora Savelli and Elisabetta Serafino
The text offers an overview of the issues concerning the didactics of women’s and gender history in Italy. Starting in the 1970s, a new reflection was begun that made visible women as subjects long marginalised by research and, hence, employed the category of gender. This reflection invested the instruments of knowledge, with the aim of revealing the false neutrality of history that had been written and handed down up to a certain point, of overcoming the rigidities of manuals and of bringing the most recent results of historiographic research into teaching. The birth of the Società Italiana delle Storiche represented a fundamental step in this process, also for the conception of innovative didactic tools, within the framework of a wide-ranging reinterpretation of the educational relationship from a gender perspective.
Keywords: history didactics; gender history; women’s history; textbooks; società italiana delle storiche.

 

Esplorare l’alterità e la marginalità nel medioevo. Un percorso sociale e culturale, di Marina Montesano
Questa riflessione nasce dall’esame dei temi dell’identità, dell’alterità e della marginalità e del loro uso come strumenti di esclusione e di conflitto sia nel passato recente sia nel Medioevo. I conflitti contemporanei, per esempio in Jugoslavia, sono spesso inquadrati come etno-religiosi, nonostante le motivazioni economiche o politiche sottostanti. Allo stesso modo, nella Spagna tardo-medievale, la creazione di un’identità coesa comportò l’esclusione di ebrei e musulmani, evidenziando modelli ricorrenti di emarginazione. Questo argomento ha un valore educativo proprio perché permette di confrontare il passato e il presente senza semplificare eccessivamente, favorendo una comprensione più profonda di come i concetti di alterità e marginalità abbiano storicamente plasmato le società.
Parole chiave: conflitto; identità; alterità; marginalità; esclusione.

Conflict, identity, otherness, marginality, exclusion, di Marina Montesano
This reflection stems from examining the themes of identity, otherness, and marginality, and their use as tools for exclusion and conflict in both the recent past and the Middle Ages. Contemporary conflicts, such as those in Yugoslavia, are often framed as ethno-religious, despite underlying economic or political motives. Similarly, in Late Medieval Spain, the creation of a cohesive identity involved excluding Jews and Muslims, highlighting recurring patterns of marginalization. This topic holds educational value precisely because it allows for a comparison of past and present without oversimplifying either, fostering a deeper understanding of how concepts of otherness and marginality have historically shaped societies.
Keywords: conflict; identity; otherness; marginality; exclusion.

 

Raccontare la storia, tra didattica e educazione interculturale. Per una scelta e un uso consapevole del manuale di storia, di Beatrice Borghi
A partire da indagini realizzate negli ultimi anni dal “Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio (DiPaSt)” dell’Università di Bologna, il saggio propone riflessioni e proposte di indicatori utili per scegliere il manuale/sussidiario di storia in un’ottica di educazione interculturale.La scelta dello strumento pone il docente di fronte all’uso che ne farà e della didattica della storia che sarà adottata, che sia in grado di condurre e stimolare gli alunni nella costruzione di conoscenze storiche e di visioni non distorte del passato, del presente e del futuro. Al riguardo, dunque, risulta indispensabile che alla base della progettazione e dell’attuazione del processo di insegnamento/apprendimento vi sia una riflessione sull’uso che sarà fatto del manuale, perché esso sia quanto più utile e corretto. Per le potenzialità e i pericoli in cui si può incorrere, il sussidiario si pone veramente come uno strumento potente con cui conoscere la realtà e la Storia e per questo non va sottovalutato, ma adottato nel migliore dei modi.
Parole chiave: manuali/sussidiari di storia; criteri di adozione; didattica della storia; intercultura.

Telling history, between didactics and intercultural education. For a conscious choice and use of the history textbook, by Beatrice Borghi
Starting from surveys carried out in recent years by the “International Centre for the Didactics of History and Heritage (DiPaSt)” of University of Bologna, the essay proposes reflections and proposals of useful indicators for choosing a history textbook/textbook from an intercultural education perspective. The choice of the tool places the teacher in front of the use to be made of it and of the history didactics that will be adopted, which will be able to lead and stimulate pupils in the construction of historical knowledge and undistorted visions of the past, present and future. In this regard, therefore, it is indispensable that at the basis of the design and implementation of the teaching/learning process is a reflection on the use that will be made of the manual, so that it is as useful and correct as possible. For all its potential and the dangers it may incur, the handbook is truly a powerful tool with which to learn about reality and history, and for this reason it should not be underestimated, but adopted in the best possible way.
Keywords: history textbooks/syllabi; adoption criteria; history teaching; interculturalism.

 

L’Historical Thinking e l’insegnamento della Storia fra Oriente e Occidente: una prima ricognizione, di Gianluca Bocchetti
Partendo dall’analisi di un concetto fondamentale per la ricerca occidentale in Didattica della Storia, qual è l’Historical Thinking, questo contributo cerca di comprendere fino a che punto e in che termini è possibile un suo ampliamento tramite l’integrazione al suo interno di punti di vista dal mondo orientale, in passato considerati solo frammentariamente. In particolare, l’analisi si concentra sulla ricostruzione della visione della Storia e della conoscenza storica che civiltà plurimillenarie come quella cinese, indiana e giapponese hanno sviluppato dalle origini fino ai giorni nostri. Quanto emerso costituisce l’occasione per una riflessione più ampia sulle criticità dell’insegnamento della storia nel mondo globalizzato e interconnesso di oggi, per il quale una migliore conoscenza della concezione storica di questi Paesi rappresenta un passaggio fondamentale nell’ottica di un futuro avvicinamento tra Oriente e Occidente, che non potrà verificarsi senza la costruzione di un discorso storico comune che pur si annuncia assai difficile.
Parole chiave: pensare storicamente; coscienza storica; oriente; occidente; didattica della storia.

Historical Thinking and the Teaching of History between East and West: a first survey, by Gianluca Bocchetti
Starting from the analysis of the Historical Thinking, a fundamental concept for Western research in History Teaching, this paper aims to understand if it is possible to broaden it by integrating some concepts from the East, which in the past were considered only fragmentarily. In particular, the analysis focuses on the reconstruction of historical thinking and historical knowledge developed to date by multi-millennial civilizations such as China, India and Japan. The findings constitute an opportunity for a broader reflection on the critical issues of history teaching in today’s globalized world, for which a better knowledge of the historical conceptions of these countries represents a fundamental step in the perspective of a future rapprochement between East and West. A goal that cannot be achieved without the construction of a common historical discourse which promises to be very difficult.
Keywords: historical thinking; historical awareness; east; west; history teaching.

 

Tecnologie per l’insegnamento e l’apprendimento della storia tra formazione e didattica, di Filippo Galletti
Nella società contemporanea, caratterizzata dall’uso pervasivo del digitale e dall’accesso all’informazione, l’integrazione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) nella didattica della storia si rivela fondamentale per favorire l’apprendimento e l’educazione alla cittadinanza attiva. Per questo motivo, l’articolo presenta una serie di risorse digitali utili nell’insegnamento e apprendimento della storia. Tuttavia, l’efficacia di tali strumenti è subordinata a una progettazione didattica mirata e una formazione adeguata degli insegnanti. In Italia, nonostante i provvedimenti ministeriali come il Piano Nazionale della Scuola Digitale e il piano Scuola 4.0, persistono sfide legate alla formazione docente e all’uso critico delle TIC. È cruciale superare resistenze e promuovere una formazione continua e mirata per gli insegnanti al fine di sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie digitali nell’insegnamento della storia e nella formazione di una cittadinanza attiva, responsabile e consapevole.
Parole chiave: insegnamento della storia; risorse digitali; tecnologie per insegnare storia; didattica della storia; formazione degli insegnanti.

Technologies for teaching and learning history between training and didactics, by Filippo Galletti
In today’s society, characterised by the pervasive use of digital technology and access to information, the integration of Information and Communication Technologies (ICTs) in history teaching is proving to be fundamental in fostering learning and education for active citizenship. For this reason, the article presents a number of digital resources useful in history teaching and learning. However, the effectiveness of these tools is conditional on targeted didactic design and adequate teacher training. In Italy, despite ministerial measures such as the Piano Nazionale della Scuola Digitale and the Scuola 4.0 plan, challenges related to teacher training and the critical use of ICT persist. It is crucial to overcome resistance and promote continuous and targeted training for teachers in order to fully exploit the potential of digital technologies in the teaching of history and the formation of active, responsible and aware citizenship.
Keywords: History teaching; digital resources; technologies for teaching history; didactics of history; teachers training.

 

Storia e memoria. Sulla didattica del Novecento. Questioni e proposte, di Simona Salustri
Il saggio prende in esame la relazione che sussiste tra storia e memoria, il modo in cui queste due pratiche di conoscenza sono diverse l’una dall’altra e quale sia il loro effetto sull’insegnamento della storia. Muovendo dalla definizione di memoria individuale e collettiva e da una riflessione su come i ricordi modellano le identità comunitarie e la comprensione del passato, nonché sull’incremento dell’uso/abuso della storia a causa della globalizzazione, scaturisce un’ampia gamma di domande che influenzano i metodi di insegnamento nell’apprendimento della storia e che potrebbero trovare risposte nell’approccio interculturale. La formazione della coscienza storica è strettamente legata all’educazione interculturale che è caratterizzata dal riconoscimento della diversità culturale e dalla valutazione positiva delle relazioni egualitarie. Esperienze di insegnamento interculturale dimostrano infatti come, attraverso le narrazioni personali e i ricordi, sia possibile lavorare con gli studenti per costruire una nuova definizione di identità e dei cittadini consapevoli di vivere in contesti sociali sempre più interdipendenti.
Parole chiave: storia; memoria; didattica della storia; educazione interculturale.

History and memory. On the didactics of the 20th century. Issues and proposals, di Simona Salustri
This paper deals with the relationship between history and memory, how are these two practices of knowing different from each other, and their effect on history teaching. Moving from the definition of individual/collective memories and from a reflection on how memories shape communitarian identities and popular understandings of the past, and on the increased use/abuse of history due to globalization, the essay tries to show how a wide range of questions, that influence teaching methods in history learning, could find answers in Intercultural approach. The formation of historical consciousness is strictly linked to the Intercultural education that is characterized by an acknowledgment of cultural diversity, a positive evaluation of egalitarian relations. Intercultural teaching experiences show how, through personal narratives and memories, it is possible to work with students to build a new definition of identity and raise citizens aware of living in increasingly interdependent social contexts.
Keyswords: history; memory; history teaching; intercultural education.

 

“Le voci e la musica della memoria: il lungo cammino delle libertà e dei diritti”. Progetto di educazione alla cittadinanza attiva svolto dall’Istituto comprensivo di Pianoro, di Ivana Baldi e Maria Rosaria Catino
Obiettivo principale è stato, attraverso lo studio del Novecento, periodo storico controverso e difficile da comprendere, valorizzare l’importanza e il contributo della musica e della letteratura per la costruzione dello spirito cooperativo all’interno dei gruppi, per la promozione della creatività, per la formazione di una coscienza etica, civica e critica capace di tutelare il patrimonio e l’eredità del passato per orientarsi nel presente, progettare il futuro e favorire lo sviluppo della cittadinanza attiva. Momenti significativi sono stati gli incontri tra le due classi che hanno collaborato attivamente nello svolgimento di alcuni lavori e il concerto finale in piazza che ha consentito ai ragazzi di presentare il percorso effettuato a tutta la cittadinanza pianorese e di sperimentare, attraverso le testimonianze trasmesse, forme autentiche di cittadinanza attiva.
Parole chiave: memoria; musica; letteratura; cittadinanza; tutela.

“The voices and the music of memory: the long way of freedoms and rights”. Active citizenship project carried out by the students of the Istituto Comprensivo Pianoro, by Ivana Baldi e Maria Rosaria Catino
This interdisciplinary project was carried out by two classes of the Istituto Comprensivo di Pianoro (5° B – Primary School and 3° B – Secondary School) in the school year 2015-16. Its main purpose was drawing attention to the importance of Music and Literature in the development of creativity and cooperation, and to the contribution that both of them give to everyone’s personal and social Education. Through the analisys of some events of the 20th century. This project aimed at developing in the students some foundamental skills like civic consciousness, tolerance and understanding. Such skills help to protect and defend the heritage of the past. They provide tools to navigate the present and make plans for the future. In other words, they give a basic contribute to the development of an “Active Citizenship” Education. The two classes met several times and had lots of opportunities to share experiences and collaborate in carrying out someworks together. This was really appreciated and meaningful. A particularly significant moment was the final concert in the center of Pianoro when the students presented their work to a wide audience from the town.
Keywords: memory; music; literature; citizenship; preservation.

 

Appia Regina Viarum. A cura degli studenti delle classi III della scuola secondaria di I grado Mazzocchi di Santa Maria Capua Vetere, di Antonio Sapio
Il progetto Appia regina viarum costruito con gli studenti dell’ultimo anno di corso della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Alessio Simmaco Mazzocchi di Santa Maria Capua Vetere si propone una vasta scala di finalità che si snoda tra storia, geografia, letteratura non senza un serio coinvolgimento intimo della fantasia, del pensiero creativo, della prospettiva critica. Gli strumenti di analisi sono facilmente reperibili dalla rete informatica, dai testi classici, dal patrimonio fotografico ed iconografico; la metodologia è quella della ricerca-azione, del confronto tra le fonti, della visita e dell’ispezione. La partenza è data lungo 3 direttrici. Parliamo di una strada, quindi c’è la curiosità del viaggio, il senso della scoperta e la gioia dell’osservazione, la volontà di conservazione. Quest’ansia di conoscenza trova ulteriore motivazione nell’urgenza di superare definitivamente i limiti al contatto imposti per effetto delle ultime emergenze epidemiologiche.
Parole chiave: consolare Appia; Capua; traffici; Unesco.

Appia Regina Viarum. By the students of Class III of the Mazzocchi Secondary School in Santa Maria Capua Vetere, by Antonio Sapio
The Appia Regina Viarum project built with the students of the last year of the lower secondary school of the Istituto Comprensivo Alessio Simmaco Mazzocchi of Santa Maria Capua Vetere proposes a vast scale of purposes that unfolds between history, geography, non-literature without a serious intimate involvement of imagination, creative thinking, critical perspective. The analysis tools are easily available from the computer network, from classic texts, from the photographic and iconographic heritage; the methodology is that of action research, comparison between sources, visit and inspection. The departure is given along 3 directions. We are talking about a road, so there is the curiosity of the journey, the sense of discovery and the joy of observation, the desire for conservation. This desire for knowledge finds further motivation in the urgency of definitively overcoming the limits on contact imposed because of the latest epidemiological emergencies.
Keywords: consulate Appia; Capua; traffic; Unesco.

 

La Sardegna giudicale tra XI e XII secolo: proposte per un laboratorio didattico, di Giuseppe Seche
Partendo dalle esperienze maturate negli anni di insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado, dal confronto con gli studenti di Storia medievale e didattica della storia e dalle esigenze dei docenti frequentanti i corsi di formazione e aggiornamento organizzati dall’ISTAR (Istituto Storico Arborense), l’articolo propone un laboratorio di storia sulla Sardegna giudicale, per i secoli XI e XII.
Parole chiave: laboratorio di storia; scuola secondaria di secondo grado; storia del Mediterraneo; storia della Sardegna giudicale.

Judicial Sardinia between the 11th and 12th centuries: proposals for a didactic workshop, di Giuseppe Seche
The article proposes a history workshop dedicated to Sardinia giudicale, between the 11th and 12th centuries, for secondary school students. The text is based on the school experience and on the considerations developed during the courses in Medieval history and history teaching and the refresher courses for teachers organized by ISTAR (Istituto Storico Arborense).
Keywords: history workshop; secondary school; history of Mediterranean region; history of Sardinia giudicale.

 

Educare al patrimonio (dissonante): il progetto Sento e i portici di Bologna, di Rita Bellenghi e Norberto Reyes Soto
Questo lavoro presenta in parte i risultati di un’esperienza educativa sviluppata con il progetto Sento basata sullo studio dell’origine controversale o dissonante dei portici bolognesi a partire da una metodologia basata sulla dimensione affettiva ed emotiva al fine di favorire la capacità di risolvere i problemi quando questi sono percepiti come un patrimonio vicino e identificato. La novità di questo contributo è che include le percezioni del gruppo di coordinamento del progetto Sento al fine di contrastare, rafforzare e sfumare i risultati originali risultanti dall’analisi dei dati. Queste percezioni sono state registrate utilizzando lo strumento di osservazione partecipante e il quaderno di campo (OP-CC), utilizzando una metodologia di ricerca mista con un campione di n. 62 studenti del terzo ciclo della scuola Secondaria presso l’Istituto Mattei di San Lazzaro. Tra i suoi risultati spiccano l’importanza della risignificazione e della rivalutazione delle percezioni del patrimonio insieme al legame socioaffettivo per sviluppare strategie didattiche capaci di integrare la dimensione patrimoniale e quella emotiva.
Parole chiave: educazione al patrimonio; emozioni; patrimonio dissonante; risignificazione; cittadinanza.

Educating for (dissonant) heritage: the Sento project and the arcades of Bologna, by Rita Bellenghi and Norberto Reyes Soto
This work presents in part the results of an educational experience developed with the Sento project based on the study of the controversial or dissonant origin of the Bolognese porticoes starting from a methodology based on the affective and emotional dimension to promote the ability to solve problems when these are perceived as a close and identified heritage. The novelty of this contribution is that it includes the perceptions of the Sento project coordination group to contrast, strengthen and nuance the original results resulting from the data analysis. These perceptions were recorded using the participant observation tool and the field notebook (OPCC), using a mixed research methodology with a sample of n=62 students of the third cycle of the Secondary school at the Mattei Institute of San Lazzaro. Among its results, the importance of the re-signification and re-evaluation of the perceptions of heritage together with the socio-affective bond to develop teaching strategies capable of integrating the patrimonial and emotional dimensions stands out.
Keywords: heritage education; emotions; dissonant heritage; resignification; citizenship.

 

Un Manifesto per la Didattica della Storia, di Beatrice Borghi e Rolando Dondarini
L’articolo presenta il Manifesto per la Didattica della storia promosso dal Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio (DiPaSt) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Ateneo bolognese organizzatore del Convegno Internazionale “Orizzonti della Didattica della Storia”, svoltosi nelle giornate del 6 e 7 novembre 2019, nell’ambito della XVI edizione della “Festa Internazionale della Storia”. Il Congresso è stata un’occasione di confronto sulle ricerche nell’ambito della didattica della storia, ancora troppo poco praticate rispetto al contesto europeo, e sulle esperienze di insegnamento e apprendimento della disciplina. Il Manifesto rileva i metodi e i passaggi essenziali che ogni percorso di didattica della storia deve compendiare.
Parole chiave: storia; didattica della storia; centro DiPaSt.

A Didactics of History Manifesto, di Beatrice Borghi e Rolando Dondarini
The article presents the Manifesto on the Didactics of History promoted by the International Centre for Didactics of History and Heritage (DiPaSt) of the Department of Educational Sciences “Giovanni Maria Bertin” of the University of Bologna, organizer of the International Conference “Horizons of Didactics of History”, held on 6th and 7th November 2019, as part of the XVI edition of the “International Feast of History”. The Congress was an opportunity for discussion on research in the field of history teaching, still too little practiced with respect to the European context, and on the teaching and learning experiences of the discipline. The Manifesto notes the essential methods and steps that every path of history teaching must summarize.
Keywords: history; didactics of history; DiPaSt centre.