ABSTRACTS

Didattiche della storia innovative: i laboratori universitari di Public History in Italia, di Aurora Savelli
Il contributo introduce al monografico sui Laboratori di Public History attivi nelle Università Ca’ Foscari, Genova, Cagliari, Roma Tor Vergata, Firenze, Salento. I Laboratori si sviluppano dopo la nascita nel 2017 dell’Associazione Italiana di Public History, che promuove attraverso le Conferenze Nazionali e l’attività di diversi gruppi di lavoro un confronto vivace sull’insegnamento universitario della Public History e sulla formazione dei public historian. I Laboratori universitari di Public History si prestano ad essere termometro sensibile ed efficace di quanto viene discusso nell’ambito della Public History e degli sviluppi delle Digital Humanities, esperienza di pratiche didattiche innovative, scambi tra università e comunità, in un percorso di apprendimento che porta studenti e studentesse fuori dalle aule universitarie, nel territorio inteso come spazio con finalità di scoperta o riscoperta di fonti, narrazioni e memorie.
Parole chiave: Public History, Università, Didattica della storia, Digital Humanities.

Innovative History Teaching: University Public History Laboratories in Italy, by Aurora Savelli
The article introduces the monograph on the Public History Laboratories active in Ca’ Foscari, Genoa, Cagliari, Rome Tor Vergata, Florence and Salento Universities. The Laboratories develop after the birth in 2017 of the Italian Public History Association, which promotes through National Conferences and the activity of different working groups an in-depth confrontation on the university teaching of Public History and the training of public historians. The University Laboratories of Public History lend themselves to be a sensitive and effective litmus test of what is being discussed in the field of Public History and the developments of Digital Humanities, an experience of innovative teaching practices, exchanges between universities and communities, in a learning path that takes students and students out of the university lecture halls, into the territory intended as a space for the discovery or rediscovery of sources, narratives and memories.
Keywords: Public History, University, Didactics of history, Digital Humanities.

 

Scrivere la storia con Wikipedia. Il laboratorio di Public History dell’Università Ca’ Foscari, di Stefano Dall’Aglio
L’articolo illustra il Laboratorio di Public History dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, nel contesto del rafforzamento della Public History nell’ateneo in relazione a un Progetto di Eccellenza del Dipartimento di Studi Umanistici. L’attività su Wikipedia, che gli studenti portano avanti per tutto il semestre, inizia con un’analisi delle potenzialità e delle criticità della piattaforma, uno straordinario strumento di storia partecipativa che però manca di un quality control. In seguito, ogni studente lavora alla creazione di una nuova pagina di Wikipedia di argomento storico, un prodotto di Digital Public History che unisce ricerca tradizionale, divulgazione e ‘nuove tecnologie’, e che ha il vantaggio di restare in vita a tempo indeterminato e di essere accessibile gratuitamente a tutti. Quest’esperienza di lavoro educa gli studenti non soltanto all’utilizzo di un nuovo strumento ma a un’insolita modalità collettiva e democratica di costruzione della narrazione storica, contribuendo a fare sì che vedano la storia con occhi diversi.
Parole chiave: Public History, Laboratorio, Wikipedia, Università, studenti.

Writing history with Wikipedia. The Public History workshop of Ca’ Foscari University, by Stefano Dall’Aglio
The article describes the Public History Workshop at Ca’ Foscari University of Venice as part of the commitment to promote Public History in this university in relation to an Excellence Project of the Department of Humanities. The Wikipedia activity which the students engage in over the course of the semester begins with analysing the potentials and problems associated with this platform, an extraordinary tool for participatory history but one which lacks quality control. Subsequently, every student works at creating a new Wikipedia page on a historical topic, a product of Digital Public History which combines traditional research, dissemination, and ‘new technologies’ which has the advantage of remaining available in perpetuity and being freely accessible worldwide. This experience teaches the students not only the use of a new tool but also an unusual collective and democratic way of constructing historical narratives that helps them view history through different eyes.
Keywords: Public History, Workshop, Wikipedia, University, Students.

 

Strumenti di Public History nella didattica (ludica) della storia all’Università di Genova, di Renzo Repetti
Il saggio descrive le attività didattiche del Laboratorio di Public history e del Centro di ricerca sul gioco dell’Università di Genova incentrate sul tema della ludicizzazione della storia. Si discute sulla validità di un approccio didattico basato sull’utilizzo di giochi da tavolo commerciali ad ambientazione storica e sulla scrittura di un gioco di ruolo ambientato nel XVII secolo. Il mercato ludico analogico sta registrando in questo periodo una notevole fioritura e al suo interno cresce in maniera esponenziale anche l’interesse di un pubblico di giocatori attratto dal gioco storico. Tale produzione ludica possiede tutte le caratteristiche per essere considerata a pieno titolo tra gli strumenti di public history e rappresenta inoltre un interessante ambito di ricerca su mode e tendenze culturali recenti che riguarda da vicino la scienza storica.
Parole chiave: Public history, Game science, Didattica della storia, Game based learning, Università, Gioco da tavolo; Gioco di ruolo.

Public History Tools in (Ludic) History Education at Genoa University, by Renzo Repetti
The essay describes the educational activities of the Laboratorio di Public history and the Centro di Ricerca sul Gioco at the University of Genoa, focusing on the theme of the gamification of history. It discusses the validity of an educational approach based on the use of commercial historical board games and the development of a role-playing game set in the 17th century. The analog gaming market is currently experiencing significant growth, and within it, there is a growing interest from a player audience attracted to historical games. This ludic production possesses all the characteristics to be considered a full-fledged tool in the field of public history. Furthermore, it represents an interesting area of research on recent cultural trends and modes closely related to historical science.
Keywords: Public history, Game science, Didactics of history, Game based learning, University, Board game, Role-playing game.

 

Storia digitale pubblica. La didattica sperimentale del LUDICa (laboratorio di umanistica digitale dell’Università di Cagliari), di Giampaolo Salice
L’articolo offre una sintesi delle attività svolte dal LUDiCa, Laboratorio di Umanistica Digitale dell’Università degli Studi di Cagliari. Partendo da alcune considerazioni preliminari sulla natività digitale e sul senso di straniamento indotto dalle presenti trasformazioni tecnologiche e sul loro impatto sugli studi umanistici, il contributo mostra attraverso quali strategie il LUDiCa prova a mobilitare sensibilità e competenze degli studenti attraverso un’azione che mescola speculazione intellettuale e attività pratiche condotte sul campo e con il coinvolgimento di diverse tipologie di pubblico. Un’azione diretta a innescare consapevolezze nuove e operative utili a situarsi come professionisti della cultura in una realtà in rapido e incessante mutamento.
Parole chiave: Digital History, Public History, Laboratorio, Coinvolgimento pubblico, Università, Studenti.

Public Digital History. The Experimental Teaching of LUDiCa (Digital Humanities Laboratory of the University of Cagliari), di Giampaolo Salice
The article provides a summary of the activities carried out by LUDiCa, the Digital Humanities Laboratory of the University of Cagliari. Starting with some preliminary considerations on digital nativity and the sense of estrangement induced by current technological transformations and their impact on humanities studies, the contribution demonstrates the strategies through which LUDiCa endeavours to mobilize the sensibilities and skills of students by employing an approach that combines intellectual speculation and practical activities conducted in the field, even involving non-academic audiences. This action aims at triggering new and operational awareness useful for positioning oneself as professionals in the field of culture in a rapidly and constantly changing reality.
Keywords: Digital History, Public History, Workshop, Public Engagment, University, Students.

 

Dalla didattica alle pratiche. Esperienze di Public History nella laurea magistrale in storia di Roma Tor Vergata, di Tommaso Caliò e Alessandro Serra

Il contributo ha per oggetto le esperienze organizzate a Roma Tor Vergata nell’ambito del curriculum in Public History del Corso di laurea magistrale in Scienze della storia e del documento. In particolare, ci si sofferma sui podcast e sulle videointerviste realizzati dagli studenti del corso di Public History, e poi pubblicati nel blog “La storia in pubblico”, che è animato da una redazione di studenti ed ex studenti del Corso di laurea. A questa iniziativa, che va avanti da due anni, si è recentemente affiancato un progetto di musealizzazione che vedrà direttamente impegnati gli studenti, chiamati a lavorare alla ricostruzione di vari aspetti della vita quotidiana del Collegio gesuitico di Villa Mondragone, attivo tra il 1865 e il 1953. L’iniziativa si inserisce entro una più complessiva strategia di valorizzazione della bimillenaria vicenda storica del complesso monumentale in questione, di proprietà dell’ateneo.
Parole chiave: Public History, Gesuiti, Musealizzazione, Università, Studenti.

From Teaching to Practice. Public History Experiences in the Master’s Degree in History at Roma Tor Vergata, by Tommaso Caliò and Alessandro Serra
The paper focuses on the experiences organized at Roma Tor Vergata as part of the curriculum in Public History of the Master of Science in History and Documentary Studies program. In particular, we highlight the podcasts and video-interviews made by the students of the Public History course, and then published in the blog “History in Public,” which is led by an editorial staff of students and former students of the Master’s Degree Course. This activity, which has been going on for two years, has recently been joined by a musealization project that will involve students directly. Students will work on the reconstruction of various aspects of daily life at Villa Mondragone Jesuit College, active between 1865 and 1953. The initiative is part of a more comprehensive strategy to enhance the bimillennial history of the monumental complex in question, owned by the university.
Keywords: Public History, Jesuits, Musealization, University, Students.

 

La storia siamo noi: il Public History Lab di UniCa dalla didattica alla conoscenza del territorio, di Roberto Ibba
Il Public History Lab dell’Università di Cagliari ha lo scopo di avviare allo studio degli strumenti utili per analizzare e scoprire la ricchezza storico-culturale del territorio sardo e italiano. L’obiettivo è insegnare a produrre, conservare e diffondere la storia nel territorio e nel tessuto sociale; scoprire sia le fonti classiche, sia quelle meno convenzionali come le fonti orali, la fotografia, il cinema, gli ambienti digitali. Le attività del laboratorio si inseriscono nella cornice scientifica e metodologica della Public History. Risponde al bisogno di storia che proviene dal pubblico, in particolare dalle giovani generazioni. Tra gli obiettivi che il laboratorio si pone c’è di mettere in relazione gli studenti con il patrimonio culturale del contesto in cui vivono e operano. L’attenzione verso monumenti, siti archeologici, storie locali, riti, cibo, abbigliamento, paesaggio della propria comunità di provenienza è stata negli anni una costante nei progetti realizzati nel laboratorio.
Parole chiave: Public History, Laboratorio, Patrimonio culturale, Sardegna, Comunità.

History is us: the unique Public History Lab from education to local awareness, di Roberto Ibba
The aim of the Public History Lab at the University of Cagliari is to introduce people to the study of tools for analysing and discovering the historical and cultural wealth of the Sardinian and Italian territory. The aim is to teach how to produce, preserve and disseminate history in the territory and in the social fabric; to discover both classical sources and less conventional ones such as oral sources, photography, cinema and digital environments. The workshop activities fit into the scientific and methodological framework of Public History. It responds to the need for history coming from the public, in particular from the younger generations. Among the aims of the workshop is to relate students to the cultural heritage of the context in which they live and work. Attention to monuments, archaeological sites, local histories, rituals, food, clothing, and the landscape of one’s home community has been a constant in the projects carried out in the workshop over the years.
Keywords: Public History, Workshop, Cultural heritage, Sardinia, Communities.

 

Intrecci di memorie. Public History of Education tra scuola, università e territorio, di Luca Bravi
Il contributo descrive alcune delle attività progettate e coordinate dal Laboratorio di Public History of Education del dipartimento Forlilpsi dell’Università di Firenze. Le iniziative proposte sono caratterizzate da un approccio orizzontale di coprogettazione tra scuole, associazioni, enti pubblici, scuole e università che intende orientare e innovare l’approccio all’educazione civica, correttamente intesa come materia trasversale e di contatto tra scuole e territorio. In questo contesto, il focus è stato posto su alcuni obiettivi che hanno caratterizzato le differenti progettazioni: la Public History of Education (PHE) come strumento di riattivazione di memoria collettiva e pubblica tramite la storia della comunità di borghi, paesi, quartieri, città; la PHE per la riattivazione di oggetti di memorialistica storica appartenenti a specifici momenti della storia nazionale; la PHE come strumento d’inclusione delle minoranze attraverso il recupero della narrazione storica collettiva in senso inclusivo.
Parole chiave: Public History of Education, Laboratorio, Educazione civica, Scuola, Università.

Intertwining memories. Public History of education between school, university and territory, by Luca Bravi
This contribution describes some of the activities designed and coordinated by Public History of Education Laboratory at Forlilpsi department of the University of Florence. The proposed initiatives are characterized by a horizontal approach of co-planning between schools, associations, public bodies, schools and universities which orients and innovates the approach to civics, as a transversal subject to keep in touch and collaborate with schools and territories. The different projects are characterized by the following elements: Public History of Education (PHE) as a tool for reactivating public memory through the history of villages, towns, neighbourhoods and cities; PHE for the reactivation of historical memorial objects belonging to national history; PHE as a tool for the inclusion of minorities through the recovery of the collective historical narrative in an inclusive context.
Keywords: Public History of Education, Workshop, Civics, School, University.

 

La memoria e la storia per valorizzare le comunità. Il Laboratorio di “Public pedagogy, didattica della storia, public history e pedagogia del patrimonio” dell’Università del Salento, di Salvatore Colazzo
L’articolo illustra la storia della costituzione del Laboratorio di “Public Pedagoy, didattica della storia, public history e pedagogia del patrimonio” dell’Università del Salento. Illustra i presupposti teorici e metodologici su cui si muovono le sue attività. Esso lavora in stretta connessione con le molte attività che lo spin-off EspérO, nato per iniziativa della cattedra di Pedagogia sperimentale, con l’intento di lavorare alla valorizzazione del patrimonio culturale delle comunità, entro un’ottica di promozione della loro agency. Il Laboratorio consente agli studenti dei Corsi di laurea di area pedagogica di poter compiere esperienze sul terreno, collaborando ai progetti dello spin-off.
Parole chiave: Public History, Public Pedagogy, Laboratorio, Università, Studenti.

Memory and history to enhance communities. The ‘public pedagogy, history teaching, public history, and heritage pedagogy’ workshop at the University of Salento, di Salvatore Colazzo
The article traces the history of the establishment of the Laboratory of ‘Public Pedagogy, History Teaching, Public History and Heritage Pedagogy’ at the University of Salento. It illustrates the theoretical and methodological assumptions on which its activity is based. It operates in close connection with the multiple activities of the spin-off EspérO, which was created on the initiative of the Chair of Experimental Pedagogy, with the aim of working on the valorisation of the cultural heritage of the communities, with a view to promoting their agency. The Laboratory allows students of degree courses in the pedagogical area to gain experience in the field by collaborating on the projects of the EspérO spin-off.
Keywords: Public History, Public Pedagogy, Workshop, University, Students.

 

«The affairs of Parga» tra rivendicazioni ottomane, istanze greche  e strategie britanniche (1814-1819), di Rosa Maria Delli Quadri
Il piccolo villaggio greco di Parga, in Epiro, viene annesso all’Impero ottomano grazie al trattato di Costantinopoli del 21 marzo 1800 stipulato tra ottomani e russi, momento decisivo per la storia liberale delle sette Isole Ionie. Più precisamente grazie all’articolo VIII della Convenzione che dà vita a un nuovo Stato con capitale Corfù, indipendente ma sottoposto alla protezione dei russi e tributario degli ottomani. Sarà a quella annessione che Ali pasha, Visir di Ioannina, farà riferimento quando, alla fine del Congresso di Vienna, eserciterà pressioni sugli uomini del Foreign Office a Corfù e a Londra per riavere, a ogni costo, quello che era considerato uno dei primi centri dei rivoluzionari pro-elleni. Il contributo intende riflettere sulla discordanza tra i propositi della politica estera della Gran Bretagna circa la mobilitazione per la causa greca e le sue reali finalità in uno spazio mediterraneo sempre più interessato dalla Questione d’Oriente.
Parole chiave: Parga, Ali Pasha, Isole Ionie, Gran Bretagna, Questione d’Oriente.

«The Affairs of Parga» between Ottoman claims, Greek demands and British strategies (1814-1819), di Rosa Maria Delli Quadri
The small Greek village of Parga, in Epirus, was annexed to the Ottoman Empire thanks to the Treaty of Constantinople of 21 March 1800 stipulated between the Ottomans and Russians, a decisive moment for the liberal history of the seven Ionian Islands. More precisely, thanks to Article VIII of the Convention which gives life to a new state with Corfu as its capital, independent but subject to the protection of the Russians and tributary to the Ottomans. It will be to that annexation that Ali Pasha, Vizier of Ioannina, will refer when, at the end of the Congress of Vienna, he puts pressure on the men of the Foreign Office in Corfu and London to get back, at all costs, what was considered one of the first centers of the revolutionaries pro-Hellenes. The contribution intends to reflect on the discord between the aims of Great Britain’s foreign policy regarding the mobilization for the Greek cause and its real aims in a Mediterranean space increasingly affected by the Eastern Question.
Keywords: Parga, Ali Pasha, Ionian Islands, Great Britain, Eastern Question.

 

Un prezioso corpus epistolare: il carteggio Pericle Mazzoleni – Giuseppe Mazzini, di Lidia Pupilli
Il saggio delinea il rapporto, rimasto finora in ombra, fra Giuseppe Mazzini – uno dei maggiori patrioti e pensatori politici dell’Ottocento – e Pericle Mazzoleni – deputato della Repubblica Romana del 1849 e collaboratore del primo nel corso degli anni Cinquanta dell’Ottocento – utilizzando quale fonte principale l’Edizione Nazionale degli Scritti Editi ed Inediti di Giuseppe Mazzini che conserva solo quattro corrispondenze intercorse fra i due. Il ritrovamento di un inedito e raro corpus epistolare potrebbe gettare nuova luce su questo rapporto, sulla rete di relazioni che lo caratterizzò e, soprattutto, su un periodo della vita di Mazzini fra i meno sondati dagli studi.
Parole chiave: Giuseppe Mazzini, Pericle Mazzoleni, Lettere inedite.

A precious epistolary corpus: the correspondence between Pericle Mazzoleni and Giuseppe Mazzini, di Lidia Pupilli
The essay outlines the relationship, which has remained in the shadows until now, between Giuseppe Mazzini – one of the most outstanding patriots and political thinkers of the 19th century – and Pericle Mazzoleni – deputy during the Roman Republic of 1849 and Mazzini’s collaborator during the 1850s. The main source for this study is the Edizione Nazionale degli Scritti Editi ed Inediti di Giuseppe Mazzini, which contains only four correspondences between the two patriots. The discovery of an unpublished and rare collection of letters could shed new light on this relationship, the network of connections that characterized it, and, above all, on a period of Mazzini’s life that has been less explored by research.
Keywords: Giuseppe Mazzini, Pericle Mazzoleni, Unpublished letters.

 

Piccola e grande patria: alle radici dell’altra faccia del nazionalismo estetico letterario delle origini, nell’esperienza de «Il regno», tra Firenze e Siena, di Saverio Battente
L’esperienza de “Il Regno” fu importante per la genesi del nazionalismo italiano, partendo dai temi estetico letterari, a sostegno di un’idea di stato forte da saldare alla nazione, come risposta ai temi della modernizzazione. Il contributo di una parte della classe dirigente senese nella genesi della rivista fu sensibile in termini finanziari ma anche di contenuti, facilitando la sintesi tra lo slancio modernizzatore del giovane nazionalismo e le istanze di conservazione della sua matrice rurale e di provincia. Il mito costruito intorno a Siena di “regina gotica”, quindi, ben testimonia del dialogo tra piccola e grande patria interno al “vario” nazionalismo delle origini, prima della sua decantazione.
Parole chiave: Nazionalismo, Riviste letterarie, Identità nazionale, Stato nazione.

Small and large homeland: at the roots of the other side of early aesthetic-literary nationalism, in the experience of “Il Regno”, between Florence and Siena, di Saverio Battente
The experience of the magazine “Il Regno” was significant in the genesis of Italian nationalism, beginning with aesthetic and literary themes that supported the idea of a strong state bound to the nation as a response to modernization challenges. The contribution from a segment of the Sienese ruling class to the creation of the magazine was notable, both financially and contentwise, facilitating the synthesis between the modernizing momentum of emerging nationalism and the conservation needs of its rural and provincial roots. The myth of Siena as the “Gothic queen” aptly illustrates the dialogue between the small and large homeland within the early, diverse nationalism before its crystallization.
Keywords: Nationalism, Literary Magazine, National Identity, Nation State.